Cari amici volontari e benefattori,
per questa festa di Natale 2025 desidero mettere in luce la bellezza del mistero dell’Incarnazione, cioè di Dio che si fa uomo: Gesù non è un Dio distante, ma è l’Emanuele, il “Dio con noi”, che ha voluto entrare nella storia dell’umanità, la nostra storia, per salvarla. Ha annullato la distanza tra cielo e terra, portando speranza e luce dove c’erano povertà e tenebre.
Questa è la logica cristiana che è anche quella della nostra Associazione Volontari di Maria Immacolata ODV. Il Dio onnipotente che è con noi manifesta la Sua forza come forza che guarisce e libera, non come forza che domina.
Agli inviati di San Giovanni Battista, venuti da Gesù per chiedere se fosse Lui il Messia, Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Come non vedere nella missione di Munkamba una continuazione dell’azione di Gesù?
La nostra missione, come volontari e benefattori, è quella di essere strumenti vivi dell’amore misericordioso di Dio, portando pace, sollievo e liberazione a chi soffre. Ma come possiamo donare la pace se prima noi stessi non abbiamo pace? Ecco allora che abbiamo bisogno del Re della Pace: GESÙ. Per questo lasciamo che la luce di Dio illumini le nostre ombre interiori, affinché ogni parola, ogni gesto e ogni preghiera riflettano il volto stesso di Gesù.
Il Natale celebra la vittoria silenziosa del Bene sul male: il male può ferire, ma mai prevalere; l’amore di Cristo, la vera Luce che illumina ogni uomo, non potrà mai essere sconfitto. Siamo chiamati a lasciarci avvolgere da questa luce e a portarla con generosità ai poveri, agli oppressi, a chi attende una parola di speranza.
Ringrazio di cuore i nostri volontari per il prezioso lavoro che continuano a svolgere nelle nostre missioni, soprattutto per la vita di molte persone che è stata salvata grazie alla loro azione, sia in Italia che sul posto in Africa. Per rappresentare tutte queste vite, desidero evocare la storia di André, un ragazzino della località di Tshia-tshia-tshia che aveva una massa tumorale che gli copriva quasi tutta la faccia. Dopo una raccolta fondi in Italia, è stato operato a Mbuji-Mayi: ora può parlare, vedere, mangiare. In lui si sono compiuti i segni del Messia.
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei benefattori che sostengono le azioni della nostra Associazione. Dio vi benedica tutti.
Vi auguro una gioiosa festa di Natale e un sereno Anno Nuovo 2026.
Con affetto e gratitudine.
P. Jean-Claude M. Nzembele
Presidente